Vuoi installare un impianto fotovoltaico in un’area vincolata? Ecco che cosa prevede al riguardo il nuovo Decreto Energia.
Qualora si decida di installare un impianto fotovoltaico, oltre a verificare la presenza degli spazi necessari, è necessario informarsi anche se l’area in cui si trova l’immobile abbia o meno dei vincoli paesaggistici dal momento che tale fattore prevede la richiesta di un permesso specifico per poter procedere.
Infatti, di norma una simile implementazione appartiene ai cosiddetti interventi di edilizia libera (come specificato dal DM del 2 Aprile 2018) per i quali non sono necessarie approvazioni di alcun tipo.
Nel caso in cui però nell’area siano presenti dei vincoli speciali a tutela del paesaggio (come ad esempio nei centri storici, nelle riserve naturali oppure nelle zone di interesse archeologico) è necessario disporre dei permessi del Comune o della Regione di riferimento, senza la quale non è possibile procedere.
Vediamo allora insieme quali sono le novità al riguardo apportate dal recente aggiornamento normativo.
Fotovoltaico e vincolo paesaggistico: ecco le novità del Decreto Energia
Proprio per quanto riguarda l’installazione dei pannelli fotovoltaici, il Decreto Energia (DL 17/2022) ha introdotto alcuni cambiamenti, alcuni dei quali in relazione ai vincoli paesaggistici, andando così ad alleggerire le restrizioni presenti.
La prima novità apportata è la liberalizzazione degli impianti fino a 200kW che possono essere realizzati, come sottolineato, in edilizia libera qualora l’area non sia soggetta ad un vincolo paesaggistico.
Per accelerare la transizione energetica, il Governo ha infatti esteso anche per questo tipo di impianti l’utilizzo di una procedura semplificata del modello unico, valida fino ad ora soltanto per gli impianti che non superavano i 50 kW.
La seconda novità riguarda invece proprio l’installazione di pannelli fotovoltaici su immobili sottoposti al vincolo paesaggistico. In pratica si tratta di abitazioni e, più in generale, di edifici situati in un’area vincolata dove sussistono dei vincoli speciali a tutela del paesaggio circostante.
Di conseguenza, i due scenari possibili sono:
- Se l’immobile su cui si vuole realizzare l’impianto è vincolato, per procedere all’installazione è necessario richiedere l’autorizzazione paesaggistica da parte del Comune di competenza;
- Se, invece, l’immobile è sottoposto a vincolo paesaggistico ma l’impianto non è visibile dalle zone pubbliche esterne, è integrato nella copertura e sono stati utilizzati materiali che rispettano la tradizione locale, allora non sarà necessario reperire i permessi.
In linea generale quindi non è possibile installare i pannelli fotovoltaici sottoposti al vincolo paesaggistico quando l’intervento modifica l’aspetto esteriore della zona circostante, arrecando un danno proprio all’area vincolata.
Si evidenzia inoltre che le misure sopracitate sono da considerare valevoli unicamente per i pannelli fotovoltaici installati sul tetto degli edifici mentre per gli impianti a terra situati in zone vincolate è previsto un procedimento differente, che consiste nell’utilizzo della Dichiarazione di Inizio Lavori Asseverata (DILA).
Ricapitolando…
→ In generale, se l’edificio su cui si vuole installare un impianto fotovoltaico si trova in un’area vincolata è necessario richiedere l’autorizzazione paesaggistica all’ente di competenza (Comune o Regione) che stabilirà se è o meno possibile effettuare l’intervento.
→ Se, invece, l’installazione dell’impianto sul tetto di un’abitazione non modifica in alcun modo l’aspetto dell’area sottoposta a vincolo paesaggistico, allora si potrà procedere senza necessariamente richiedere il permesso.