Bonus Casa, la soluzione di Cridav allo stop della cessione del credito e dello sconto in fattura

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Bonus Casa, cosa cambia con l’introduzione del Decreto Blocca Sconti? Come si può risparmiare sull’installazione di nuovi impianti?

Come probabilmente già saprai, lo scorso 17 Febbraio 2023 è entrato ufficialmente in vigore il cosiddetto Decreto Blocca Sconti (d.lg. n.11 del 16/03/2023) con il quale il Governo Italiano ha deciso di interrompere definitivamente la possibilità di usufruire delle opzioni alternative alla detrazione fiscale per la gran parte dei Bonus Casa. 

Ma che cosa significa esattamente? Che cosa cambia? E quali sono le soluzioni alternative da adottare per chi vuole continuare ad usufruire delle agevolazioni? Vediamolo insieme. 

Bonus Casa: le novità del Decreto

Facciamo un passo indietro e torniamo a qualche giorno fa, esattamente a giovedì 16 Febbraio, giorno in cui è stato approvato dall’esecutivo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto n.11/2023.  

Nel testo del Decreto, il Governo mette ufficialmente fine alle modalità alternative della cessione del credito e dello sconto in fattura per Superbonus e Bonus Edilizi in generale. 

Di conseguenza, chiunque voglia effettuare uno degli interventi compresi ed elencati nell’articolo 2 del Decreto Rilancio, potrà usufruire esclusivamente della detrazione fiscale IRPEF che consente di recuperare il 50%, il 65% oppure il 90% della spesa sostenuta in 10 quote annuali di pari importo. 

Un cambiamento repentino, sia per il settore edilizio che per tutti coloro che avevano intenzione di usufruire dei vari Bonus Casa proprio nel corso di questo 2023, magari per l’installazione di un impianto fotovoltaico, oppure per la sostituzione degli infissi. 

Ci sono però delle eccezioni: come viene specificato dall’art. 2 del Decreto Legge, potranno continuare ad usufruire della cessione del credito e dello sconto diretto in fattura soltanto coloro che hanno presentato la CILA (ovvero la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) prima del 17 febbraio 2023, ovvero tutti coloro che hanno già iniziato i lavori o hanno un cantiere aperto. 

 

La capienza fiscale e la soluzione di Cridav Italia

Con queste modifiche però sorge un problema relativo alla capienza fiscale del soggetto richiedente: infatti, una volta superata la massima capienza fiscale, il soggetto non potrà più richiedere alcun rimborso (anche tramite detrazione IRPEF) delle spese sostenute. 

Ma noi di Cridav Italia abbiamo elaborato una soluzione alternativa ad hoc!

 

Proprio per risolvere questo problema abbiamo stretto delle partnership con vari istituti di credito e bancari che permetteranno ai nostri clienti di anticipare soltanto la quota delle spese effettive che avrebbero comunque dovuto sostenere, anche in presenza delle modalità alternative. 

Facciamo un esempio pratico per chiarire meglio la situazione: ipotizziamo che la spesa per l’installazione di un impianto fotovoltaico ammonti a 10mila euro. Con le nuove regole, usufruendo del Bonus Ristrutturazioni, dovresti anticipare e sostenere il 100% della spesa al momento dell’acquisto e della posa in opera, per poi recuperarne il 50% (e quindi 5mila euro) in 10 rate annuali da 500 euro. 

Invece, usufruendo della “soluzione Cridav”, al momento dell’acquisto dovrai versare soltanto il 50% della spesa mentre l’altra metà verrà finanziata direttamente dai nostri partner (trovi maggiori dettagli in questo video sul nostro canale Youtube). 

A tutto questo si aggiunge anche un ulteriore vantaggio, ovvero una riduzione del 10-20% dei prezzi di listino, causata proprio dal Decreto Blocca Sconti e che, secondo le previsioni, sarà effettiva già dalle prossime settimane. 

 

Per saperne di più e rendere la tua casa il più possibile efficiente, contattaci!

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