Estate senza condizionatore? No, grazie! Ecco le agevolazioni di cui puoi usufruire per installare o cambiare il tuo impianto.
Le temperature si fanno sempre più alte e diventa sempre più essenziale avere almeno un condizionatore in casa o in ufficio per sopravvivere al caldo dei mesi che stanno per arrivare.
Fortunatamente per tutti coloro che non hanno ancora provveduto all’installazione, è stato prorogato per tutto il 2024 il cosiddetto Bonus Condizionatori, un insieme di agevolazioni che permettono di portare in detrazione gran parte delle spese da sostenere.
Nello specifico stiamo parlando del Bonus Mobili, Bonus Ristrutturazione, Ecobonus e Superbonus: vediamo nello specifico quali interventi possono essere portati in detrazione e quali requisiti è necessario possedere per accedere ai benefici.
Bonus ristrutturazione al 50%
In caso di ristrutturazione o manutenzione straordinaria di un edificio è possibile richiedere il Bonus Ristrutturazione per riuscire a recuperare il 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di condizionatori nuovi a pompa di calore che permettano di ottenere un risparmio energetico.
In questo caso specifico il rimborso fiscale deve comunque rientrare nel limite di spesa massimo previsto per l’intervento complessivo di ristrutturazione pari a 96 mila euro per ciascuna unità immobiliare e l’impianto non deve necessariamente essere abilitato al riscaldamento invernale.
Inoltre, a seguito dell’installazione devono essere rilasciati l’attestato di conformità e il libretto d’impianto e la detrazione verrà ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Bonus mobili al 50%
Stessa percentuale anche usufruendo del Bonus Mobili, l’agevolazione dedicata a coloro che acquistano mobili e grandi elettrodomestici in relazione a lavori di ristrutturazione edilizia o di manutenzione straordinaria.
Infatti, anche in questo caso è possibile portare in detrazione il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di quanto menzionato sopra, tra cui anche quelle relative all’acquisto dei condizionatori, rispettando comunque il limite di spesa di 5 mila euro.
In più, per poter ottenere il bonus, la data di inizio dei lavori di ristrutturazione o manutenzione deve essere antecedente a quella di acquisto dei condizionatori e si deve trattare di climatizzatori di classe energetica almeno pari alla A+.
Ecobonus al 65%
Ancora più conveniente è la percentuale prevista dall’Ecobonus che permette di portare in detrazione il 65% delle spese sostenute nel caso in cui venga sostituita la caldaia a gas con un climatizzatore con pompa di calore abilitato sia al raffreddamento che al riscaldamento.
Tra i requisiti da possedere per usufruire di questa agevolazione troviamo l’acquisto di un nuovo condizionatore appartenente alla classe energetica superiore (ovvero A+++), il possesso dell’asseverazione di un tecnico abilitato e della scheda informativa degli interventi realizzati sui quali riportare i dati catastali e personali di chi richiede la detrazione, importo delle spese sostenute e risparmio energetico ottenuto e dimostrato.
In questo caso l’importo massimo di spesa detraibile è pari a 46.154 euro e verrà riconosciuta in 10 rate annuali di pari importo.
Superbonus al 70% per chi vive in condominio
Infine, per chi desidera sostituire o installare un climatizzatore ed abita in condominio, c’è ancora la possibilità di usufruire del Superbonus al 70%.
Senza dubbio si tratta del Bonus più conveniente di tutti dato che permette di portare in detrazione il 70% del costo sostenuto per l’acquisto e l’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione, a patto che rientri nell’ambito di uno degli interventi trainanti del Superbonus effettuati nei condomini (tra cui anche i lavori di isolamento termico per superfici verticali e orizzontali) e che garantisca il miglioramento di due classi energetiche certificate con l’APE.
Chi può usufruire del Bonus? Come richiederlo?
Possono beneficiare dell’agevolazione le persone fisiche, gli esercenti arti e professionisti, le società di persone, le società di capitali, le associazioni di professionisti, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, i condomini, gli istituti autonomi per le case popolari e le cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
Ricordiamo che il Bonus spetta ai proprietari degli immobili e ai titolari di diritti reali di godimento sugli immobili oggetto di interventi che ne sostengano le spese.
Per richiedere una di queste agevolazioni è necessario sostenere la spesa entro il 31 dicembre 2024, che il pagamento dei lavori venga documentato con una fattura ed effettuato con sistemi tracciabili come bonifico postale o bancario.
Sottolineiamo poi che i Bonus al 50% e al 65% (e quindi Bonus Mobili, Bonus Ristrutturazione ed Ecobonus) saranno validi solo fino al 31 Dicembre 2024: superata questa data di scadenza, al momento, non sembrano esserci conferme per il 2025 ma una netta riduzione fino ad arrivare ad una percentuale pari al 36%.
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